Con l’agronomo paesaggista Simone Montani ho organizzato un sopralluogo per visionare il contesto. Il progetto ha interessato una serie di aiuole, per una lunghezza di 400 m. e una larghezza di 2,50 m, che separano il percorso pedonale dalla carreggiata dove transitano per lo più automobili a media velocità.
La prima esigenza progettuale era quindi di generare un disegno della vegetazione leggibile e che desse una sensazione di uniformità lungo tutto il tratto interessato anche se osservato in velocità. L’elemento macroscopico che ha generato un effetto rilevante per la lettura della sequenza ritmica è stato il filare di tigli piantato a sesto regolare, come i lampioni d’illuminazione già presenti.
Da questa necessità di ritmicità è nata l’idea di generare un modulo d’impianto geometrico, di circa 10 m di lunghezza, che si ripetesse in maniera regolare fino al termine delle aiuole.
Osservando in prospettiva la fascia di vegetazione, spiccano la verticalità degli alberi e dei lampioni d’illuminazione, effetto richiamato dal portamento colonnare della Calamagrostis x acutifloraKarl Foester, come elemento “alto”, dalle fasce di colore della Verbena bonariensis e Perovskiaatriplicifolia Blue Spire, come elementi “medi”,e della Salvia nemorosa Caradonna, come elemento “basso”. Per interrompere questo portamento verticale a candela, delle fioriture e per accentuare il ritmo del modulo, abbiamo utilizzato del Senecio vira vira, pianta a portamento globoso e colorazione grigio-luminoso.
La densità d’impianto, definita dal rapporto tra la superficie (circa 1.000 mq) e la disponibilità economica, è stata di una pianta per mq; altra imperativa richiesta: lunghe fioriture estive, essendo Moniga del Garda una paese turistico molto frequentato. Sull’intera superficie delle aiuole, per eliminare le scerbature, è stato posato del telo pacciamante filtrante, ricoperto da circa 2/3 centimetri di ghiaia di cava della zona. L’impianto di irrigazione a goccia è stato utilizzato per i primi due anni al fine di garantire l’attecchimento delle alberature e successivamente non più utilizzato.
La manutenzione si è ridotta ad un unico taglio della vegetazione secca a fine inverno.
Anche in questo piccolo progetto si nota che a distanza di cinque anni dalla realizzazione si ha una scenografia di ottimo impatto ed una buona persistenza, frutto di una collaborazione professionale tra paesaggista e consulente progettuale, con una pianta per mq, senza irrigazione e un solo intervento manutentivo: un eccellente esempio di realizzazione per un committente pubblico.
LUOGO
Moniga del Garda
PROGETTISTA
Dott. Agr. Simone Montani
CONSULENTE BOTANICO
Valter Angeli
DATA
maggio 2012